venerdì 10 luglio 2009

Come l'evoluzione ha creato i turni


La collaborazione basata su turni di attività può evolvere se ci sono individui geneticamente programmati per comportarsi in modo differente nelle interazioni iniziali con gli altri

Aspettare il proprio turno? Non è solo questione di buone maniere, a volte c'è di mezzo lo zampino dell'evoluzione. A stabilirlo è stata una ricerca condotta da psicologi dell'Università di Leicester che lo spiegano in un articolo pubblicato sulla rivista "Evolutionary Ecology Research".

"Nei gruppi umani la turnazione è solitamente pianificata e coordinata con l'aiuto del linguaggio. Per esempio, le persone che vivono insieme spesso si accordano sui turni per andare in bagno, lavare i piatti o andare a prendere i bambini a scuola. Ma la turnazione si è evoluta anche in specie prive di linguaggio o della capacità di negoziare un accordo condiviso. Fra queste vi sono le grandi scimmie, le scimmie, gli uccelli e le antilopi che a turno si scambiano il grooming, e le coppie di pinguini dell'Antartide che si alimentano in mare a turno mentre il partner incuba l'uovo o il piccolo", spiega Andrew Colman, che con Lindsay Browning ha condotto lo studio.

"Non è affatto ovvio come questi meccanismi di turnazione si siano sviluppati senza linguaggio in animali che si sono evoluti per perseguire il proprio interesse individuale."

La strategia "occhio per occhio", nota anche come tit for tat, in cui ogni volta si riproduce il comportamento tenuto la volta precedente dall'altra persona, può spiegare la cooperazione sincronizzata ma non spiega pienamente la turnazione. "Così - osserva Colman - molti predatori cacciano in coppie o in gruppi più ampi, e questo coinvolge la cooperazione sincronizzata. Si è dimostrato che la strategia tit for tat funziona molto bene per promuovere e sostenere questo tipo di cooperazione."

"Ma laddove la cooperazione comprende la turnazione, un istinto per il tit for tatpuò conservare lo schema una volta che esso si sia stabilito, ma non può farlo iniziare. Per esempio, in una coppia di pinguini in cui entrambi vanno ad alimentarsi o incubano l'uovo nello stesso momento, la strategia tit for tat non sarebbe sufficiente a evolvere l'abitudine alla turnazione."

Usando la teoria dei giochi evoluzionistica e simulazioni al computer, Colman e Browning hanno scoperto una semplice variante di questa strategia che spiega come possa evolversi la turnazione in organismi che perseguono meccanicamente il proprio interesse.

"La turnazione si manifesta solo dopo che una specie ha evoluto almeno due tipi geneticamente differenti che si comportano in modo diverso nelle interazioni iniziali non coordinate con gli altri. Quando poi una coppia si coordina in modo casuale, inizia istintivamente ad agire il tit for tat. Questo li lega indefinitamente in una turnazione coordinata di mutuo beneficio. Senza diversità genetica, la turnazione non può evolvere in questo semplice modo."

"Nelle nostre simulazioni - ha concluso Colman - gli individui erano programmi per computer non solo muti e robotici ma anche assolutamente egoisti. Tuttavia, alla fine si sono avvicendati in turni in perfetta coordinazione. Le nostre scoperte confermano che la cooperazione non richiede sempre benevolenza o una pianificazione deliberata. Almeno questa forma di cooperazione è guidata da una 'mano invisibile', come spesso avviene nella teoria darwiniana della selezione naturale."

fonte-lescienze.espresso.repubblica.it

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