domenica 5 luglio 2009

Da Fermi nuovi indizi sulle pulsar "silenziose"

La possibilità di rivelare pulsar che sono silenziose nello spettro radio ma che emettono raggi gamma indica che questi sono emessi in forma di un fascio molto più ampio di quello radio.

Sono 16 le pulsar "silenziose" osservate grazie al telescopio spaziale a raggi gamma Fermi della NASA che hanno permesso di risolvere un annoso problema astrofisico: l'emissione di radiazione da queste peculiari sorgenti cosmiche.

Com'è noto, una pulsar è una stella di neutroni in rapida rotazione, ciò che resta di una esplosione di supernova. La maggior parte dei 1800 oggetti finora noti è stata individuata in base alle loro emissioni radio periodiche.

"Queste invece sono le prime pulsar rivelate solo grazie ai raggi gamma, e ne abbiamo individuate ben 16”, ha spiegato Robert Johnson, professore di fisica dell'Università della California Santa Cruz (UCSC), coautore dell'articolo apparso su "Science Express". "L'esistenza di un'ampia popolazione di pulsar che non emettono nello spettro radio era solo ipotizzabile ma ne era noto un solo esempio.”

Johnson e altri fisici Institute for Particle Physics (SCIPP) dell'UCSC hanno identificato le sorgenti gamma utilizzando tecniche computazionali sviluppate per l'elaborazione dei dati raccolti dal telescopio Fermi. Dei 16 oggetti, 13 sono associati a sorgenti gamma segnalate, ma non identificate, in precedenza grazie allo strumento EGRET del Compton Gamma-ray Observatory. EGRET ha infatti rivelato circa 300 sorgenti gamma puntiformi, senza peraltro essere in grado di evidenziarne le pulsazioni.

"Da molto tempo ci si interroga su che cosa potesse alimentare queste sorgenti non identificate e quesi ultimi risultati di Fermi mostrano che la maggior parte di esse è costituita da pulsar”, ha commentato Saz Parkinson, anch'egli coautore dello studio. "Ora sono disponibili importanti indizi sui meccanismi alla base dell'emissione delle pulsar.”

Secondo la visione corrente, una pulsar emette stretti fasci di onde radio dai poli magnetici della stella di neutroni: tali fasci descrivono nello spazio una sorta di doppio cono, dal momento che l'asse di spin delle stelle di neutroni non passano per i poli magnetici. Se il fascio radio non raggiunge la Terra, la pulsar non può essere rivelata dai radiotelescopi.



fonte-lescienze.espresso.repubblica.it

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