martedì 25 agosto 2009

Venezia come Waterworld ? Secondo una ricerca sarà sommersa 250 volte l'anno entro il 2100.

Venezia come "Waterworld", sommersa dall'acqua sempre più spesso e ormai senza speranza. È lo scenario apocalitticotratteggiato da uno studio condotto da Laura Carbognin, ricercatrice presso l'Istituto di Scienze Marine di Venezia, da cui emerge con nettezza un dato: il complesso (e costosissimo) sistema di barriere del Mose potrebbe non funzionare contro il fenomeno dell'acqua alta che, complice il progressivo innalzamento dei mari, potrebbe moltiplicarsi a dismisura da qui al 2100.

Secondo lo studio, che ha preso in esame proprio le previsioni sui cambiamenti climatici mettendoli in relazione con il contemporaneo cedimento del terreno della città (che regge quasi tutta su pali di legno di quattro o cinque secoli fa) , l'acqua alta (ossia quando la marea supera i 110 centimetri) sarebbe non più il fastidioso inconveniente che capita, come oggi, quattro o cinque volte l'anno, ma la norma, con una frequenza stimata dalle 30 alle 250 volte in un anno.

L'impatto sull'ambiente locale sarebbe considerevole: Carbognin lo definisce «un'aggressione insostenibile». Basti pensare all'inquinamento: le acque reflue e gli scarichi fognari rimarrebbero nella laguna cittadina, tra gli antichi palazzi e i portoni delle case, case che a loro volta sarebbero corrose dall'acqua salata molto più che oggi.

Uno scenario inquietante, che però potrebbe addirittura essere ottimista: secondo il climatologo della Nasa Vivien Gornitz, riferisce la rivista New Scientist, il livello del mare sta crescendo più rapidamente rispetto a quanto previsto nelle stime, tanto che il MOSE, che al massimo può far fronte a 60 cm di innalzamento del livello del mare, sarebbe sicuramente insufficiente per evitare un allagamento pressoché perenne della città.

Secondo Carbognin, in ogni caso, Venezia ha bisogno di un rapido sguardo sulle alternative. Ad esempio, il pompaggio di acqua di mare in una falda acquifera sotterranea a oltre 700 metri di profondità sotto la laguna, il che potrebbe «regalare» alla città 30 centimetri di terra emersa ogni decennio.

QUI l'articolo originale su La Stampa - Scienze fontehttp://www.lastampa.it

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