C’è chi non riesce a staccarsi da Facebook, chi dal proprio Blackberry, chi dai videogame. Tutti i pazienti della reSTART però, hanno un problema in comune: la dipendenza da internet.E ora, ospitati nel primo centro Usa di disintossicazione da web, si dedicheranno per 45 giorni a sedute di psicoterapia, lavori nell’orto, esercizi all’aria aperta e gite vicino a Seattle. Senza collegamenti con quella che era ormai una droga.
(sarebbe curioso chiedere ai ragazzi di Psicozoo.it cosa pensano di questa nuova dipendenza).
L’idea di fondare reSTART è venuta alla psicoterapeuta Hilarie Cash. Nel ‘94 aveva iniziato a trattare un uomo che, per i videogames, aveva abbandonato due lavori e una moglie. Da allora ha curato sempre più “internet-dipendenti”. E da poco ha aperto questo centro. Il costo per 45 giorni in “pensione completa” è di 10mila euro. La prima diagnosi? Su internet. Per “facilitare” i pazienti.
Tra i primi ospiti di reSTART c’è Ben Alexander, 19 anni. Un anno fa aveva iniziato a giocare a World of Warcraft: “Un paio d’ore al giorno. Che poi sono diventate 17”. In clinica ha lasciato pc e web. “E non penso – dice – che tornerò presto a giocare”.
[il blog di reSTART]
A proposito di Facebook: sapete che la pagina ufficiale di futuroprossimo ha raggiunto quota 1200 fans? (che noi amiamo chiamare "simpatizzanti") Un bel pò di gente bisognosa di cure, insomma... se avete a cuore il contagio (e la condivisione del futuro)
Fonte: Futuro Prossimo
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