lunedì 14 settembre 2009

L'Europa si schiera contro Google Books


MILANO - Tutta l'editoria europea si oppone a Google Books - il sistema di ricerca sviluppato dalla società di Mountain Views che scandaglia i testi di libri digitalizzati e li mette a disposizione integralmente (in caso di diritti d'autore scaduti) o in forma di preview - e chiede che l'accordo americano sia limitato agli Stati Uniti e propone il progetto Arrow come valida alternativa a Google Books. Oggi le audizioni alla Commissione Europea.

GLI EDITORI EUROPEI - Oltre alle opposizioni formali mosse dagli editori di Italia, Germania, Francia, Austria, Norvegia e Svezia, anche la Federazione Europea degli Editori (FEP) - informa l'Aie (associazione italiana editori) - ha preso posizione contro il progetto. La FEP, che riunisce gli editori di 26 paesi, ha affermato che l'accordo (il Settlement) per chiudere la class action tra Google e le associazioni di autori ed editori americani per il servizio Book Search, che coinvolge anche qualsiasi opera libraria europea disponibile sul mercato Usa (la prima udienza della Corte di New York è prevista il 7 ottobre), «non costituisce una soluzione per l'Europa, non può essere applicato al territorio dell'Unione Europa e il suo ambito di applicazione non può essere esteso al di fuori degli Stati Uniti».

IL PROGETTO ARROW - La Federazione degli Editori Europei ribadisce come alternativa a Google Books il progetto Arrow (Accessible Registries of Rights Information and Orphan Works - www.arrow-net.eu), coordinato dall'Associazione Italiana Editori (AIE), attraverso il quale davvero può perseguirsi un «beneficio per tutti: autori, editori, biblioteche». La posizione sarà ribadita oggi nell'ambito della Consultation presso la Commissione Europea, a cui sarà parteciperà anche l'AIE (il testo è già disponibile sul sito www.aie.it). Tre, si ricorda, sono le obiezioni mosse dagli editori italiani: violazione della Convenzione di Berna sul diritto d'autore, monopolio e importanti problemi nel database tecnico del settlement.


Fonte: www.corriere.it

Nessun commento:

Posta un commento