domenica 29 novembre 2009

Un UFO causa blackout elettrico in Argentina

Tutto è successo nella nottata del giorno 26 novembre 2009. Era le ore 02:00 e molta gente di Salta, città situata ai piedi della Cordigliera delle Ande e che consta di circa 470.000 abitanti, era intenta vista il gran caldo a stare ancora fuori, magari gustando un gelato o qualcosa di refrigerante. Improvvisamente vedono solcare il cielo da un enorme oggetto, dalla forma di un sigaro, luminosissimo, silenzioso che volava verso sud/est di El Tunal a circa 35 chilometri dalla ottava città più grande dell’Argentina. Il cielo era colmo di nubi minacciose e secondo alcuni testimoni l’UFO era caratterizzato dall’avere, anche, delle luci intermittenti e una fissa simile ad un faro. Dopo aver visto scomparire questo oggetto enorme (che secondo gli ufologi locali era di circa 300 metri di lunghezza), dopo pochi minuti la città va in “black out” elettrico. Anche le linee telefoniche, secondo molti testimoni, andarono in panne. Tutto ritornò nella normalità dopo circa 9 ore. La società che gestisce la distribuzione elettrica in Argentina, la EDESA, ha confermato il “black out” elettrico. La causa è stata trovata proprio a El Tunal, zona dove si è recato il gigantesco UFO e dove si trova la più importante centrale di alimentazione elettrica. La causa, secondo la EDESA, è ignota. Alla centrale i tecnici hanno trovato tutti i generatori bruciati.

Articolo completo (in spagnolo) http://www.popularonline.com.ar/nota.php?Nota=427388

Nel disegno la ricostruzione di un UFO a forma di sigaro

Aggiornamenti: secondo il direttore della Fundación Argentina de Ovnilogia (FAO), Luis Burgos, il numero dei testimoni supera ormai il centinaio; tutti concordano sul fatto che l’UFO era a forma di “sigaro”, era auto-luminoso e di dimensioni notevoli; per ora nessun video e foto è stato divulgato; a 40 chilometri dalla città, una fila di cinque pali di luci di città, a bassa tensione, è stata trovata completamente carbonizzata nella parte superiore, i loro fili bruciati e cortocircuitati. I posti luce sono separati tra di loro circa 35 metri, il che suggerisce che l’elemento che ha causato il danno ha agito su una linea di circa 140 metri in tutto.



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