venerdì 6 novembre 2009

La pelle si spruzzerà direttamente sulle ustioni.


Il trattamento tradizionale delle ustioni di secondo grado aggiunge danno al danno: tagliare un pezzo di pelle da un'altra parte del corpo di un paziente per riattaccarlo sulla parte ustionata. Il processo funziona, ma è doloroso per il paziente e di fatto raddoppia le aree che necessitano di cure.

Il rilancio di una particolare tecnologia ora permetterà di curare le ustioni in un modo molto meno invasivo: basterà una piccola biopsia della pelle ed un kit per creare una sospensione a base di cellule dermiche da 'spruzzare' direttamente sull'ustione.

Lo spray cellulare sarà in grado di trattare ustioni fino al 2° grado (quelle cioè nelle quali i primi due strati di pelle sono danneggiati, e lo strato sottocutaneo resta intatto): per quelle di 3° grado il rimedio sarà ancora quello 'classico'.

Il rimedio è stato già approvato in alcuni paesi, ha suscitato l'interesse dell'Esercito Americano che, attraverso l'Istituto di Medicina Rigenerativa delle Forze Armate sta finanziando un test che coinvolgerà da dicembre oltre 100 pazienti.

La tecnologia è stata sviluppata da Fiona Wood, chirurgo Australiano, e si basa su una 'soluzione' di cellule della pelle e di melanociti: il kit, chiamato ReCell, è stato sviluppato da un'azienda Inglese (la Avita Medical) ed è un vero e proprio laboratorio in miniatura.

Come funziona -

Dopo aver rimosso un piccolissimo pezzo di pelle nei pressi dell'ustione (più ravvicinato è il 'prelievo', più sarà precisa la corrispondenza di colore e tessuto), il chirurgo lo inserirà nel minuscolo 'incubatore' del kit, in una soluzione enzimatica: la mistura che ne deriva viene spruzzata direttamente sulla ferita, rigenerandola.

"Fino ad ogg il trattamento delle ustioni veniva fatto esclusivamente con una tecnologia vecchia di 30 anni," dice James Holmes, chirurgo e Direttore Medico del Centro Ustioni alla Wake Forest University. Da oggi si occuperà di monitorare i risultati dei test sui pazienti di ReCell.

Il sito della Avita Medical

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