lunedì 22 giugno 2009

Elementari «tecno» per bimbi hi-tech



MILANO - Scuole sempre più tecnologiche si affacciano nel futuro dell’istruzione europea. Tra i Paesi più all’avanguardia in questo campo c’è il Regno Unito, in cui di recente è stato reso noto un nuovo progetto di riforma scolastica per le scuole primarie, in cui verrebbero inseriti corsi di social network, blogging, podcast e consultazione di alcuni siti web come Wikipedia. In questo panorama si colloca perfettamente la neonata scuola ICT di Blackburn, dove i bambini imparano a fare film, utilizzano i giochi d’ingegno dell’iPod, rispondono ai quiz del computer non studiando le materie tradizionali ma apprendono ugualmente e senza nemmeno rendersene conto.

LEZIONI BREVI E HI-TECH - Come riporta l’inviato del Telegraph in visita alla scuola elementare Redeemer Church of England, qui i piccoli alunni, a partire dai 5 anni, sono perennemente alle prese con strumenti tecnologici di ogni tipologia. E si trovano perfettamente a loro agio. Poiché l’attenzione dei bambini dura in media 5 minuti, ogni attività si protrae al massimo per un quarto d’ora, e a quanto pare questo fa sì che il coinvolgimento degli allievi duri più a lungo. Non esistono le materie tradizionali, come storia o geografia, ma si insegna piuttosto «conoscenza e comprensione del mondo». Vengono stimolate le capacità artistiche, l’inventiva ma anche la conoscenza e i ragionamenti, mettendoli alla prova con appositi giochi e quiz interattivi, o ancora imparando a destreggiarsi con le applicazioni dell’iPod come Knots o Tiki-Lite, in cui si fa avanzare una scimmia lungo un percorso solo rispondendo correttamente a una sequenza di domande. I bambini usano dei dispositivi portatili anche per rispondere alle domande degli insegnanti: in questo modo i professori sanno immediatamente chi ha risposto che cosa e valutano la comprensione di ogni alunno. Le lezioni si svolgono in un’unica grande aula, in cui ci sono anche aree destinate alla consultazione dei libri e alle attività manuali. Eppure in questa situazione apparentemente ingestibile, tutto funziona perfettamente: «Imparano senza nemmeno saperlo» afferma l’insegnante Gill Ross, che gestisce la classe insieme a un collega e due assistenti.

RINOMATA NEL MONDO - La Redeemer Church of England è stata valutata la migliore scuola ICT (Tecnologie di informazione e comunicazione) nel Paese. Quattro dei suoi studenti, tutti di dieci anni, hanno vinto un concorso di ingegneria informatica a livello nazionale, programmando un veicolo fatto di mattoncini Lego in modo da fargli fare determinate manovre nel minor tempo possibile. Tutto questo con un investimento negli ultimi cinque anni di 40 mila sterline (47 mila euro circa), spesa contenuta attraverso l’affitto dei materiali e la promozione della scuola come esempio di eccellenza. Studiosi di pedagogia vengono qui da tutto il mondo e la Apple stessa ne ha fatto un centro di prova, fornendo agli studenti i suoi prodotti perchè vengano testati.

Valentina Tubino

FONTI: www.corriere.it

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