lunedì 22 giugno 2009

Arriva la macchina per identificare le persone in base all'odore.


Sembra uno scenario da serial televisivo di spionaggio, alla Alias, tanto per intenderci. E invece sembra proprio che presto sarà realtà.

Televisioni a circuito chiuso, impronte digitali e riconoscimento dell'iride. Innovazioni tecnologiche utili, ma che non bastano: per perfezionare la macchina dell'identificazione, arriva il "profilo del profumo corporeo" o "l'impronta odorosa", una caratteristica particolare di un organismo che è strettamente personale e difficilmente confondibile. A pensarci è il Dipartimento americano della sicurezza nazionale.

Sul sito governativo americano sono apparsi, infatti, annunci per finanziamenti finalizzati a sostenere ricerche per un dispositivo che sappia utilizzare l'odore individuale per identificare criminali e per scoprire quando stanno mentendo.

Secondo alcuni scienziati il nostro odore è unico ed è comparabile per unicità al Dna per cui il lavoro per mettere a punto un qualsiasi dispositivo capace di distinguere gli odori, consisterà, innanzitutto, nell'analizzare la natura chimica del profumo umano che chi, combatte la criminalità, potrà utilizzare come fosse un segugio.

I cani, che per natura sono forniti di un formidabile e raffinato sistema per rilevare e distinguere gli odori, hanno fornito agli scienziati un modello di possibile tecnologia, che però fino ad ora non si è mostrato infallibile.

Ma l'intensificazione e il miglioramento delle ricerche hanno contribuito al perfezionamento di tecnologie più accurate e in grado di analizzare gli odori. Un lavoro lungo che ha rivelato, ad esempio,che le madri riescono a distinguere i loro figli dall'odore, mentre gli uomini si riconoscono l'uno con l'altro attraverso il "tanfo" delle ascelle quando l'igiene difetta.

Oppure che l''odore di un uomo varia molto in relazione al sesso e all'età. Secondo un recente studio, infatti, gli uomini tenderebbero ad odorare di formaggio, mentre le donne di cipolla o pompelmo.

Inoltre, a fare la differenza in quanto al profumo corporeo, ci sono anche le differenze razziali: gli asiatici, per esempio, hanno meno ghiandole sudoripare apocrine , rispetto ai neri e ai bianchi.

Il naso elettronico è attualmente molto studiato e lo scorso anno ingegneri biologici hanno spianato ulteriormente la strada a questi dispositivi scoprendo il modo di produrre i recettori del profumo in laboratorio.

Fino ad ora tutti gli sforzi della ricerca indirizzati alla comprensione delle basi molecolari dell'odore hanno incontrato difficoltà, soprattutto, quando si trattava di capire come funzionano i recettori olfattivi, la cui grande varietà negli uomini e negli animali è in grado di distinguere migliaia di "puzze" o di "profumi".

Ogni odore attiva più recettori formando un modello particolare di attivazione che a sua volta crea un modello (di odore) che il cervello riconosce. "Effettivamente - commenta Shuguang Zhang del MIT, autore dello studio pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences - l'olfatto è forse uno dei sensi più antichi e primitivi , e nessuno sa come in realtà funzioni.

Rimane uno dei misteri più intricati da svelare", anche se si sa che gli uomini hanno un ampio sistema olfattivo governato da 400 geni funzionali, mentre quello degli animali, cani e gatti, ne ha circa mille.

Secondo Zhang un giorno i nasi artificiali potrebbero sostituire i cani antidroga e anti esplosivi ed avere anche importanti applicazioni mediche. Recentemente la Defence Advanced Research Projects Agency statunitense ha sbloccato finanziamenti per il progetto Real Nose. Ma c'è un problema: quello della violazione della privacy, o meglio della "privacy dell'odore", in quanto il profumo corporeo, da un punto di vista medico può dare informazioni sullo stato di salute di una persona e svelare la firma odorosa di una particolare malattia che potrebbe essere anche mentale.

fonte apcom: http://www.apcom.net


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