mercoledì 27 maggio 2009

Misteri svelati dei terremoti del 1977 e 1985 che avvennero in Perù


Miguel Castro, sismologo della Stazione Sismologica di Mendoza, possiede le registrazioni che attestano che alle ore 00:06:27, di sabato 26 Gennaio 1985, si produsse un sisma con magnitudo 6,3 nella scala Ritcher e con intensità VII della scala Mercalli, con la quale si ottenne un terremoto distruttore. “L’epicentro era ubicato a sudest della periferia della capitale. La falla che entrò in attività proveniva da Barrancas e si collegava a Benegas con una falla, che andava da sud a nord della strada Paso de Los Andes. Un’attività che seguì ad un altra, in modo che la zona più colpita fù la zona dell’Ippodromo e quella di Marini“, dichiara Castro. Oltre alla caduta di case, in quei luoghi e a Las Heras, ci furono sei morti (tre per arresto cardiocircolatorio) e 238 feriti. Il mito che non fu un terremoto si basa sull’assunto che durante i tremori si sentì una forte esplosione e alcuni videro un paio di luminescenze sul terreno. “Il primo esempio è spiegabile col fatto che durante i terremoti, i suoni sismici sono molto vari e dipendono dalla distanza tra il ricevitore e l’epicentro“, spiega Castro.” Il 23 Dicembre del 1977, con epicentro a Caucete, a Mendoza per primo si percepì un ronzio e poi un tuono. In questo caso, si sentì un boato che proveniva dal locale sisma: la popolazione era vicino all’epicentro“, sostiene Castro. “Forse è per questo che fu associato ad un missile oppure alla caduta di un UFO. Si sentì dire anche che la Forza Aerea circondò la zona. Ma erano fantasie di una comunità che non aveva la registrazione di un sisma come questo“. Per quanto riguarda la luminosità tra il verde e l’azzurro che si vide ad ovest dell’epicentro, l’esperto segnala che quando l’energia meccanica viene rilasciata, quando si verifica un terremoto, le molecole d’aria sono molto vicine al suolo e sono soggette alla ionizzazione. “Nel buio, provoca un effetto luminoso che si nota oltre l’orizzonte, che è la linea che collega il suolo all’atmosfera. E’ l’unica relazione che può esistere tra la geofisica e l’atmosfera. Questo è importante, perchè molte persone associano la notte serena, le stelle e la Luna brillante con la possibilità di un terremoto, ma tale connessione non esiste“, afferma.

Fonte (in spagnolo) http://www.diariouno.com.ar/


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