venerdì 29 maggio 2009

L'estinzione di massa di 260 milioni di anni fa

L'immissione di biossido di zolfo in atmosfera avrebbe portato a una massiccia produzione di piogge acide

Circa 260 milioni di anni fa, un'eruzione vulcanica gigante innescò un'estinzione di massa globale ora scoperta dai ricercatori dell'Università di Leeds, nel Regno Unito.

L'eruzione avvenne nell'attuale provincia di Emeishan, nel sud-ovest della Cina, e liberò circa mezzo milione di chilometri cubi di lava che si riversarono nell'ampia regione circostante, finendo per cancellare gran parte della vita marina in tutto il mondo.

A differenza di ciò che succede di solito, i ricercatori sono riusciti a individuare l'epoca esatta dell'eruzione e della successiva estinzione di massa a essa legata perché la lava fuoriuscita appare oggi come un ben distinto strato di roccia ignea tra due strati di roccia sedimentaria contenente fossili marini databili in modo agevole. Lo strato di roccia fossilizzata appena dopo l'epoca dell'eruzione mostra la presenza di forme di vita completamente differenti dalle precedenti, suggerendo il verificarsi di un'eruzione seguita da una catastrofe ambientale di ampie proporzioni.

Una circostanza cruciale è che l'eruzione avvenne vicino ad acque poco profonde: in tali casi, il contatto tra la lava che fluisce velocemente e l'acqua determina una violenta esplosione che porta enorme quantità di biossido di zolfo nella stratosfera.

"Quando la lava poco viscosa incontra l'acqua marina, l'effetto è come quello dell'acqua buttata in una padella di olio bollente: l'esplosione produce un'enorme quantità di vapore”, ha commentato Paul Wignall, palaeontologo dell'Università di Leeds e primo autore dell'articolo pubblicato sulla rivista “Science”.

L'immissione di biossido di zolfo nell'atmosfera avrebbe poi portato a una massiccia produzione di nuvole, propagatesi poi in tutto il mondo, da cui poi derivarono torrenziali piogge acide.

"L'improvvisa estinzione di vita marina che possiamo chiaramente vedere nelle registrazioni fossili è legata all'eruzione vulcanica, con una correlazione che spesso è stata giudicata controversa”, ha concluso il ricercatore. (fc)

FONTI: http://lescienze.espresso.repubblica.it/

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